Vendemmia a Bosa

24.09.2010 10:19

Un viaggio a Bosa nel periodo di ottobre significa immergersi nel momento cruciale della vendemmia e respirare le emozioni dei contadini di una volta che vedevano la propria vita scadenzata dal ritmo delle stagioni e dei campi.

Dopo mesi e mesi trascorsi chini sui grappoli, a guardarli ingrossarsi e maturare sotto il sole dell'estate, i viticoltori - in questi giorni - misurano il grado di maturazione raggiunto dall'uva che è stabilito dal rapporto, nell'acino, tra la percentuale di zuccheri e quella di acidi, in base al valore ottimale tipico del tipo di vino che si vuole produrre, considerando che una maggior concentrazione di zuccheri aumenterà il valore alcoolico del prodotto.

Il momento della vendemmia, oltre che da fattori climatici relativi all'andamento delle singole annate meteorologiche, dipende anche dall'esposizione dei vigneti. Non sarà strano quindi che - nelle zone caratterizzate da una maggior altimetria ed una maggior esposizione a sud - la vendemmia si effettui prima rispetto alle zone più basse e orientate a settentrione.

Le valli attorno a Bosa, così, si animano all'improvviso e attorno ai filari si radunano tutti coloro, amici, vicini, parenti o operai stipendiati, chiamati a tagliare i grappoli che finiranno da qui a poco nel torchio.

Per le vie di Bosa, quindi, l'aspettativa dei vignaiuoli cresce e per i turisti è possibile vedere, lungo la strada di Via del Carmine, la via storica delle cantine del paese, un via vai ininterrotto di persone che entrano ed escono dalle cantine portando casse di uva, preparando tini e botti mentre tutta la strada profuma del raccolto dei campi e del nettare di Bacco in fermentazione.

Per tutti i curiosi sarà, questo, un viaggio nelle antiche tradizioni di una volta.