Visita ai musei dei dintorni

02.09.2010 10:05

Un viaggio in Sardegna - specialmente in Planargia - è un tuffo a ritroso nel tempo, in una vita più lenta dove il traffico è quasi a zero e tutto attorno non si vedono altro che colli e mare mentre sulle strade è facile incontrare animali al pascolo libero.

Tornare ad un ritmo di vita più blando lascia scorrere la mente alla memoria dei tempi passati quando il pane era fatto in casa e gli attrezzi di ferro venivano forgiati nella bottega del fabbro. Una visita agli antichi mestieri è possibile nei piccoli musei disseminati attorno a Bosa ed una gita può prendere in considerazione di far tappa negli edifici custodi di tali ricordi.

A Suni, per esempio, la casa museo "Tiu Virgiliu", situata nel cuore del vecchio paese, nell'incontrada "Mesu Idda", è il segno vivente della cultura popolare.

Ubicata in via Regina Margherita, la Casa Museo "Tiu Vìrgiliu", rappresenta una testimonianza significativa della cultura contadina e artigiana del periodo compreso tra il XIX e il XX secolo.

"Tiu Virgiliu" deve il nome al suo ultimo proprietari e conserva oggetti e macchinari di interesse etnografico e antropologico, legati a quelle attività artigianali proprie del mondo agro-pastorale che hanno caratterizzato l'economia del paese fino al primo dopoguerra.

La parte superiore della Casa-Museo, edificata intorno agli anni '30, è costituita da 2 camere da letto e una sala e rappresenta un vero e proprio spaccato della vita familiare mentre all'interno del Museo è allestita una mostra fotografica permanente relativa ai siti archeologici situati nel territorio di Suni.

Agli occhi del visitatore, la mostra si presenta come una vera e propria antologia del mondo prenuragico e nuragico, illustrando il vasto patrimonio storico, archeologico e culturale presente nel territorio e spiegandone il contesto storico nel quale sono stati eretti queti caratteristici monumenti e la loro particolare funzione.

A Tresnuraghes, invece, è interessante fare una visita alla fucina del fabbro nel cuore del paese dove in una piccola bottega affacciata sui viottoli del paesino è possibile ammirare l'antica arte con cui l'uomo, per secoli, ha plasmato ai suoi voleri il ferro con il fuoco. Fumo nero, faville e un gran calore, oltreché il rumore dei colpi di martello, trascinano il visitatore nelle fucine di una volta prima di una visita all'antico Mulino del paese.

A Cuglieri, poi, è la volta della visita al Museo dell'Olio, nato dall'interessante iniziativa dell'agronomo Giorgio Zampa proprietario del Frantoio oleario costruito nel 1937.